La monografia definitiva su uno dei maggiori pittori italiani di tutti i tempi, in un volume unico per la ricchezza dell'apparato iconografico e la completezza dei testi critici
Giorgio Vasari definisce Raffaello artista "aggraziato" e senza dubbio questo è uno degli aggettivi più indovinati per definire l'uomo e la sua opera.
Quando Raffaello nacque nel 1483 a Urbino, uno dei centri artistici più attivi dell'epoca, suo padre vi dirigeva un'avviata bottega. Alla morte prematura del padre, il giovane Raffaello eredita la bottega e prosegue il suo apprendistato presso il Perugino. Nel 1500 firma la sua prima opera come "magister" e nel 1504 si reca a Firenze per studiare da vicino l'arte di Michelangelo e di Leonardo. Già artista affermato, nel 1508 sceglie ancora di trasferirsi per avvicinarsi al centro dell'arte e raggiunge Bramante a Roma, dove quest'ultimo è incaricato di dirigere i cantieri della nuova basilica di San Pietro.
A Roma morirà dodici anni dopo, lasciando capolavori di pittura, decorazione e architettura considerati già dai contemporanei fra i più alti risultati della storia dell'arte.