Dopo il successo di "Raffaello" e "Botticelli", Skira presenta il catalogo della straordinaria mostra parigina dedicata a Paolo Caliari, detto Veronese, che dopo la tappa francese approderà a Venezia la prossima primavera.
Nel quadro dell'arte italiana del XVI secolo, Veronese è il pittore "profano" per eccellenza, in quanto compendia in sé entrambe le grandi tradizioni pittoriche che maggiormente hanno influenzato la storia della pittura di carattere profano del Cinquecento: la tradizione toscano-romana e quella veneziana. Dalla scuola romana Veronese prende il gusto per la rappresentazione mitologica e allegorica che Giulio Romano, il più celebre degli allievi di Raffaello, ha espresso a Mantova; della scuola veneziana coglie lo splendore e la magnificenza dei colori che ne fanno un artista "regale", la cui opera è destinata a celebrare la gioia di vivere e a illustrare le meraviglie del mondo e la bellezza di uomini e donne.
Nel complesso Veronese esprime una visione laica e progressista che lo porta a scontrarsi con le autorità ecclesiastiche (come attestano i diversi documenti e le testimonianze oggetto di approfondita disanima in questo volume), tanto da assurgere a vero e proprio simbolo dell'arte moderna.