Gli esordi del talento napoletano forse più prolifico e geniale della pittura europea del XVII secolo, spesso in ombra rispetto alla più nota, sontuosa stagione barocca della maturità. dall'apprendistato proficuo nella bottega di jusepe de ribera al soggiorno romano, a contatto stretto con i capolavori di michelangelo, raffaello, caravaggio, dei carracci, della tecnica disegnativa raffinata di pietro da cortona. dopo i soggiorni a parma e a venezia, lo stile di giordano si arricchisce di esiti più creativi e luminosi, un'espressività che è ormai preludio definitivo al trionfo di luci, forme, colori sgargianti, che trasfigura realtà naturale e mondo interiore: l'immaginario senza freni, senza confini, di un interprete originale della civiltà barocca europea.