Nella penuria di documenti esistenti su Giorgione ricostruire la sua vita attraverso l'analisi dei dipinti, la loro contestualità e interpretazione può sembrare un tentativo temerario. Ma se alla cinquantina di lavori ormai tranquillamente attribuiti al pittore di Castelfranco si aggiunge la presentazione della società colta di Venezia a lui riferibile allora il contesto per capire la nascita di tanti capolavori diviene maggiormente credibile.
È quello che questo romanzo cerca di fare, rielaborando le innumerevoli informazioni di storici e critici che a Giorgione e al suo mondo hanno dedicato i loro studi. Naturalmente le opere del pittore, siano esse affreschi tavole o tele, sono lette con un linguaggio iconografico preciso, attento a cogliere sia le suggestioni formali sia i particolari più significativi per giungere a spiegarle in modo il più possibile vicino alla complessa "verità" di Giorgione, al di là delle infinite questioni che tormentano la sua vita e le sue opere.
Emerge un affascinante mosaico di uomini e di circostanze che hanno caratterizzato, tra l'ultimo decennio del Quattrocento e il primo del Cinquecento, uno dei periodi più splendidi della più fantastica città italiana.