Il libro Storaro-Covili. Il segno di un destino si compone di due parti. La prima parte è un andare visivo/cinematografico, un viaggio di conoscenza da parte di Vittorio Storaro che, di film in film, scopre ed incontra artisti di tutto il mondo che si esprimono nella pittura diversa da quella classica, non ufficialmente riconosciuta da critici di libri, accademie e musei.
Accostando la sua visione alle varie forme di pittura, Storaro, di progetto in progetto, scopre i pittori primitivi, fumettisti, miniaturisti, cartonisti, favolisti, illustratori, mandalisti, mosaicisti di varie nazioni. È un percorso tra la sua cinematografia e le arti figurative di cui egli si nutre e a cui si ispira per molte delle sue opere cinematografe, in particolare la pittura di artisti spesso poco conosciuti. Attraverso questo viaggio Vittorio Storaro incontra Gino Covili, ne diviene amico, scoprono reciprocamente le loro creatività e decidono di realizzare un progetto insieme, nel tentativo di ripercorrere la storia figurativa, umana e sociale del secolo in corso.