Solo pochi anni separano gli edifici dell'E42, progettati tra il 1937 e il 1939, dal concorso per la realizzazione del Monumento ai Martiri delle Fosse Ardeatine (1944), ma si tratta & anni decisivi per le sorti del nostro Paese. Alla fine degli anni Quaranta, i cantieri abbandonati dell'Esposizione e l'immensa pietra tombale che suggella il sacrificio delle 335 vittime della rappresaglia nazista costituiscono, a poca distanza l'uno dall'altro, i due poli inquietanti della profonda trasformazione etica oltre che linguistica che l'architettura italiana ha attraversato.