Nell'ambito delle testimonianze letterarie e degli strumenti critici di lavoro per l'analisi e l'interpretazione dei fatti artistici figurativi e architettonici moderni e contemporanei, le riviste e i periodici d'arte occupano una posizione di primaria importanza. Essi infatti permettono di affrontare la problematica artistica sotto varie angolature: figurative, culturali, sociali. Sono, in primo luogo, oggetti fondamentali da studiarsi per i loro caratteri esterni (formato, aspetto tipografico, illustrazioni, tiratura ecc.), in rapporto al gruppo degli intellettuali che ne sono promotori e al pubblico a cui è rivolto. Quindi, documenti fondamentali sugli orientamenti del metodo e della storiografia, degli autori, relativamente agli argomenti pubblicati; che talora mostrano riflessi e intrecci anche con i movimenti e le correnti artistiche in atto. Permettono inoltre di mettere in luce e di approfondire singoli aspetti costitutivi del sistema delle opere e degli artisti nei vari momenti storici. Questi riguardano, com'è noto, la costituzione dei manufatti, la loro produzione e stato di conservazione. Quindi il linguaggio, la cultura e la poetica dell'artista; il collegamento con la committenza e la conseguente funzione delle opere. Infine, la recezione da parte del pubblico.
Contrariamente ad altri settori di studio (storia, letteratura), le riviste d'arte contano limitati interventi critici recenti. L'urgente necessità di avviare dunque uno studio sistematico e approfondito su queste preziose fonti letterarie e storiche, ha suggerito al Dams dell'Università di Torino, sezione Arte, due importanti iniziative: la costituzione di un Centro di studi sulle riviste europee di storia dell'arte e l'organizzazione di un primo convegno di studio di carattere internazionale.