È dedicata alla scultura lignea in Lombardia tra Quattrocento e Cinquecento la mostra ospitata nella sale del Castello Sforzesco di Milano, organizzata dal Comune in collaborazione con la Regione, di cui questo volume è il catalogo. Ottanta opere provenienti da collezioni italiane e straniere e da edifici di culto consentono di ripercorrere l'evoluzione di questa rilevante espressione dell'arte lombarda a lungo considerata, in maniera riduttiva, semplice manifestazione di gusto popolare. I saggi del volume indagano le figure degli artefici e la raffinata attività delle botteghe, come quelle dei De Donati e dei Del Maino, e le grandi realizzazioni in cui furono coinvolti: il cantiere del duomo di Milano, l'altare di Santa Maria del Monte sopra Varese, le grandi ancone per i luoghi di culto del territorio e i complessi devozionali allestiti tra Piacenza, Pavia, Como, Varese e la Valtellina all'inizio del Cinquecento. Gli interventi sono accompagnati da un ricco repertorio illustrativo che permette di cogliere le strette correlazioni tra le arti nel rinascimento lombardo: la scultura in legno, dunque, ma anche la pittura su tavola, l'incisione, il disegno, la scultura in pietra, l'oreficeria e la miniatura.