Il percorso della mostra, ospitata significativamente nelle sale dell'Accademia Nazionale di San Luca in Palazzo Carpegna, il glorioso istituto che avviava altri giovani all'esercizio delle arti, permette per la prima volta di presentare al grande pubblico una trentina di dipinti per lo più sconosciuti, provenienti in gran parte dal Collegio Nazareno, ma anche dal Museo di Roma e dalla Pinacoteca Capitolina.
Il momento iniziale per la valorizzazione della raccolta si è avuto con un'ampia campagna di restauri avviata nel 1991 dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma, diretta da Angela Negro, curatrice della mostra.
Si deve alla F.I.T. (Federazione Italiana Tabaccai) ormai avviata in un ampio programma di sponsorizzazioni di restauri e iniziative culturali, l'aver reso possibile la realizzazione della mostra.
Un viaggio nella storia, ma anche un percorso intrigante nei simboli e nei miti raffigurati nei dipinti, che ci restituisce il ''ritratto segreto'' dei giovani accademici, reso attraverso il linguaggio raffinato e spiccatamente teatrale di alcuni fra i più brillanti pittori del Sei e Settecento romano.