Nel corso della sua vita, il collezionista parigino Gustave Dreyfus (1837- 1914) raccoglie nel suo appartamento in boulevard Malesherbes più di milleseicento opere d'arte rinascimentali: vi trovano posto sculture di Desiderio da Settignano e Francesco Laurana, dipinti attribuiti a Jacopo Bellini e a Botticelli, ma soprattutto un impressionante numero di medaglie e placchette che fanno della collezione Dreyfus una delle più importanti d'Europa, al pari di quella del Museo del Bargello.
Appassionato amateur d'art, Dreyfus è un personaggio chiave dei salotti intellettuali della sua epoca: conosce la marchesa Arconati-Visconti, Edmond de Goncourt, la principessa Matilde Bonaparte, i Camondo e i Rothschild. Frequenta Adolfo Venturi e il giovane Bernard Berenson, o ancora numerosi uomini d'arte come Auguste Rodin, Gabriele D'Annunzio e Jules Massenet. Dietro le quinte del Louvre incontra Charles Ephrussi, Léon Bonnat e numerosi celebri conservatori come Clément de Ris e Philippe de Chennevières.
Grande viaggiatore, Dreyfus sviluppa un gusto eccezionale che gli permette di approfittare di ogni occasione per arricchire la sua collezione, sostenuto dagli illustri consigli di Alfred Armand e di Wilhelm von Bode.
Oggi, la maggior parte delle sue medaglie e placchette italiane, così come i suoi quadri e le sue sculture, si trovano alla National Gallery of Art di Washington e alla Frick Collection di New York, dove sono approdate passando per le mani del noto mercante d'arte Joseph Duveen.
Altri prestigiosi oggetti, come il busto di Diotisalvi Neroni di Mino da Fiesole e il San Girolamo di Bartolomeo Bellano, sono esposti al Louvre, donati da Dreyfus e dalla sua famiglia, insieme a un corpus di un centinaio di medaglie e bronzetti cinquecenteschi.