Il volume documenta attraverso 30 opere scelte, il percorso artistico compiuto negli ultimi vent'anni da Antonio Mancini, pittore abruzzese (Manoppello, 1939) che vive tra Legnano e la regine d'origine.
Le sue opere - per le quali Mancini sceglie spesso di utilizzare i toni dell'azzurro e del blu, i rossi e le sue gradazioni - raffigurano 'figure scarne e ridotte all'essenza, dai volti uguali e stravolti, dagli sguardi tesi verso chissà dove' (dalla presentazione di F. Monolo), che sono la cifra stilistica dell'artista e che, insieme al tema del labirinto ricorrono in molte composizioni. Armando Torno, che firma il testo 'Alla ricerca di un'etica', definisce Mancini 'un pittore di idee [] di vita vissuta, che nascono da denunce, dalla sofferenza di una civiltà invasa dalla comunicazione, [] dal tentativo di trovare un'etica tra le mille che la società propone' [] .
Le opere di Mancini, prevalentemente oli o acrilici su tela, sono accompagnate da scheda di commento. Il libro si chiude con una sezione di apparati che comprende note critiche, biografia dell'artista e bibliografia.