Realizzato in occasione della prima grande mostra monografica dedicata a Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, il volume restituisce le tre anime del maestro: il Tintoretto religioso, quello profano e il ritrattista. L'opera si apre con la sezione dedicata ai temi religiosi (tematica fortemente presente nella poetica di Tintoretto), partendo con una delle prime opere riconosciute, Gesù tra i dottori (1542), per concludersi con la Deposizione al sepolcro (1594), l'ultima opera in cui è possibile riconoscere la mano del maestro. Diverse le opere significative, come la Madonna dei Tesorieri e il Trafugamento del corpo di San Marco, entrambe dalle Gallerie dell'Accademia, la Santa Maria Egiziaca e la Santa Maria Maddalena della Scuola Grande di San Rocco, un inedito e strepitoso confronto tra l'Ultima Cena della veneziana chiesa di San Trovaso e quella, di cinque anni più tarda, della chiesa di San Polo, a celebrare uno dei temi prediletti dalle Scuole del Sacramento. Seguono il Tintoretto profano e la sezione dedicata alla ritrattistica: sebbene in competizione con Tiziano, anche i suoi contemporanei riconobbero a Tintoretto un "perfettissimo giudizio nei ritratti". L'excursus attraverso i ritratti del maestro veneziano si apre e conclude con i due celebri autoritratti, quello giovanile, del Victoria & Albert Museum di Londra, e quello senile, del Louvre.