La costruzione delle infrastrutture che attraversano la città ha determinato negli ultimi cinquant'anni molti luoghi marginali, aree di origine residuale, estranee alle uniformanti logiche di una qualsiasi pianificazione, ma tali da consentire l'appropriazione casuale e l'uso provvisorio, esprimendo nella loro stessa articolazione un concetto di trasversalità.
Proprio a partire dalle mutazioni dei suoli urbani coperti dai viadotti, in questo volume si è voluto riportare l'attenzione sui caratteri di alcuni luoghi della città, ancora poco indagati, ma di particolare interesse se visti in rapporto al processo di trasformazione della struttura urbana nella sua configurazione contemporanea.
I casi presentati consentono di individuare alcuni possibili ruoli e particolari trasformazioni di quelle aree urbane. I progetti e le trasformazioni anonime riportano l'attenzione su situazioni dove ha rilievo proprio la trasfigurazione di una forma tecnica in struttura e spazio della città.
Il titolo, suoli urbani all'ombra dei viadotti, rimanda alla natura e variabilità dell'ombra per esprimere una specificità dei luoghi descritti. Come l'ombra varia e si complica in dipendenza dell'intensità della luce, della forma e delle dimensioni dell'oggetto cui appartiene, nonché del suolo su cui si appoggia, così la sovrapposizione di un viadotto su una parte di città, determina complessi intrecci di spazi e figure, che rientrano nella configurazione come nelle possibilità di riqualificazione del suolo urbano che scorre in quell'ombra
(0 Comentarios)
