Giunge ai Musei Capitolini, dopo una prima tappa in America, la mostra "Riflessi di Bisanzio. Capolavori d'arte dal XV al XVIII secolo dal Museo Bizantino e Cristiano di Atene": dipinti su tavola, affreschi staccati, preziosi paramenti sacri e oggetti liturgici, legature, manoscritti miniati e libri a stampa illustrano le manifestazioni artistiche fiorite in un periodo storico che va dalla caduta di Bisanzio sotto il dominio dell'Impero Ottomano nel 1453, fino agli albori della fondazione dello stato greco moderno nel 1830.
La mostra ci fornisce un'importante occasione di rilflessione e confronto e testimonia la profondità storica del dialogo culturale, mai esauritosi, tra cultura romana e cultura greca.
Nei dipinti, negli affreschi, nei preziosi paramenti, negli oggetti liturgici esposti si ha l'opportunità di rintracciare, oltre all'immediato rimando alla tradizione iconografica bizantina, anche tratti caratteristici della tradizione artistica del Rinascimento italiano.
Il 29 maggio 1453 è la data che segna il tramonto dell'Impero Bizantino e la fine del suo ultimo difensore, Costantino Paleologo, rimane avvolta in un'aura leggendaria. La complessità della cultura e delle manifestazioni artistiche di questo periodo si riesce a cogliere solo analizzando i fenomeni nel loro contesto storico terriroriale.