Pierre Huyghe (1962) è uno dei giovani artisti più noti del panorama artistico internazionale contemporaneo. La sua fama è legata in particolare alle installazioni, ai film, ai progetti collettivi e alle performance che, realizzati a partire dagli inizi degli anni Novanta, non cessano di interrogare il nostro immaginario collettivo e le strutture narrative attraverso cui si mette in scena.
Curata da Carolyn Christov-Bakargiev la monografia, che accompagna la prima retrospettiva dedicata all'artista francese in un museo italiano, è incentrata su Float la nuova opera-allestimento concepita appositamente per il Castello di Rivoli; lo spazio espositivo del museo è 'tradotto' in un grande carro gonfiabile da processione che è portato al museo, quasi un Pop-up che è fuoriuscito dalle mura dell'edificio settecentesco. Accanto a quest'opera vengono presentate una selezione delle sue opere più emblematiche, da Blance Neige Lucie (1997) a Sleeptalking (1998), da No Ghost Just a Shell (2000-2003) a Les Grands Ensembles (2000) e L'Expédition scintillante Acte II (2002).
Pierre Huyghe nasce nel 1962 a Parigi, città in cui vive e lavora tuttora. L'artista ha ricevuto il Premio Speciale alla Biennale di Venezia del 2001, dove ha trasformato il padiglione francese in una sorta di narrazione contemporanea, in cui "ogni singolo elemento si sviluppa come un tempo indipendente, allorché l'insieme - attraverso un programma che scandisce lo spazio in scena - si comporta come all'interno di una partitura".
Huyghe ha preso parte a numerose esposizioni collettive, tra cui Traffic nell'ambito del CAPC di Bordeaux (1996), la biennale d'arte europea Manifesta II in Lussemburgo (1998), Premises al Guggenheim Museum Soho di New York (1998), Cinéma, Cinéma, Contemporary Art and the Cinematic Experience allo Stedelijk Van Abbenmuseum a Eindhoven (1999), Let's entertain al Walker Art Center di Minneapolis e al Centre Georges Pompidou (2000), 1999/2000 Carnegie International al Carnegie Museum of Art di Pittsburgh e Documenta XI di Kassel (2002).