Il 700° anniversario della nascita di Francesco Petrarca è stato ricordato nel 2004 a Padova con una grande mostra, occasione per richiamare un momento della storia e della cultura della città per secoli custodito nelle pagine dei libri, elaborato da artisti e artigiani, evocato nelle memorie di studiosi, documentato da una ricca produzione di studi.
L'Amministrazione comunale, anche se a distanza dalla mostra alla quale questo volume puntualmente si riferisce, ne ha fortemente voluto la pubblicazione, considerato l'alto livello dei contributi in esso contenuti. L'autorevolezza e il prestigio del comitato scientifico sono d'altra parte eloquenti: studiosi di fama internazionale (Silvana Collodo, Claudio Bellinat, Furio Brugnolo, Elena Maria Duso, Roberto Benedetti, Giordana Mariani Canova, Lilian Armstrong, Federica Toniolo, Davide Banzato, Caterina Limentani Virdis, Giulio Bodon, Irene Favaretto, Gilda P. Mantovani, Armando Balduino, Giulio Cattin, Francesco Facchin e Antonio Lovato) hanno approfondito diversi aspetti dell'opera, della cultura e della personalità del grande poeta, con particolare riferimento al soggiorno padovano. L'imponente apparato iconografico e il corpus delle schede scientifiche costituiscono un'ulteriore testimonianza dell'imponente lavoro di ricerca svolto dagli esperti coinvolti.
Figura emblematica del passaggio dal mondo medioevale a quello umanistico, di cui fu precursore, Francesco Petrarca rappresenta uno dei capisaldi della civiltà occidentale che gli è debitrice per la sua opera di scoperta, rivalutazione e divulgazione dei testi della classicità. Il poeta fu a Padova a più riprese e, quasi ininterrottamente, dal 1368 al 1374, anno in cui morì. Fu familiare del signore Francesco I il Vecchio da Carrara per il quale svolse anche importanti incarichi. Nel periodo della sua presenza, e grazie al suo fortissimo impulso, Padova divenne uno dei centri più importanti della nascente cultura umanistica.
Questo volume raccoglie oltre 170 opere (codici, libri, documenti, dipinti, arazzi, incisioni, disegni) che documentano la vita, le arti e le scienze nella città nel Trecento, la cultura volgare, le collezioni bibliografiche del poeta, la fortuna delle sue opere in tutta Europa. Una sezione speciale segue, in tutte le forme di espressione artistica, il tema dei Trionfi, destinato a divenire un vero e proprio filone iconografico.