Il convegno di cui qui vengono presentati i risultati si è proposto l'obiettivo di indagare, all'interno di considerazioni generali su alcuni aspetti della ricerca medievistica recente, i temi naturalistici secondo le angolature più varie: dottrinario-testuali, istituzionali, antropologiche e religiose. Questi ultimi decenni sono stati infatti caratterizzati da una diffusa attenzione per alcuni tipi di saperi, come per esempio quelli medico-biologici, spesso non considerati strettamente fiosofici: tale attenzione si è rivolta sia ai contenuti dottrinari specifici, sia al loro intrecciarsi con interessi scientifici più consolidati ed egemoni. Dal convegno esce confermata un'ipotesi di fondo: si impone, a partire dalle ricerche in corso, un allargamento ed una indispensabile duttilità nel definire il pensiero filosofico medievale, che appare comprensivo di àmbiti di conoscenza spesso ancora ritenuti ad esso estranei. Proprio da quando questi settori naturalistico-biologici sono meglio conosciuti, si sono moltiplicate le ricerche volte a valutare non solo quanto questi saperi siano orientati da domande anche religiose e teologiche, ma anche, e soprattutto, quanto di questo sapere, e a che fine, è padroneggiato o tenuto comunque in conto in dibattiti prettamente teologici.