Alla vigilia dell'anno che vedrà le celebrazioni per il quinto centenario della nascita del Parmigianino, si presenta questo volume prendendo ancora una volta in esame la vicenda di un artista del quale tanto si è scritto al punto di sentire incombente il rischio della ripetitività. E' passata molta acqua sotto i ponti dalla ormai 'storica' prima monografia sul Parmigianino, redatta nel 1921 da Lili Frohlich-Bum, all'ultima del 1994 ad opera di Cecil Gould: molto è stato detto in quest'arco di tempo con saggi, disamine approfondite - come la sistematica ricognizione del Popham sull'attività grafica del Mazzola (1971) o la rigorosa ricerca del Freedberg (1950) che affrontava il catalogo ragionato delle opere e dei disegni ad esse connessi - o semplicemente con proposte, a volte assai stimolanti. Questo scritto si inserisce dunque nel novero delle tante pubblicazioni sul tema, con l'intento tuttavia di riuscire ancora ad offrire allo studioso, o al semplice appassionato, qualche nuovo spunto di meditazione attraverso un riepilogo, speriamo soddisfacente, di quanto la ricerca degli ultimi anni ha rivelato sull'attività di un pittore che è tutt'oggi materia di indagine. La biografia di Francesco Mazzola, dalla gioventù che vede esplodere il suo precocissimo talento sino alla maturità costellata di eventi rovinosi e per certi versi oscuri, presenta ancora numerose lacune in quanto egli tenne volutamente segrete le proprie vicende personali; tuttavia, ripercorreremo qui i fatti che videro il Parmigianino protagonista esaminando ad un tempo l'opera pittorica ed inserendo quelle novità frutto dei più recenti studi.