Il volume ha come oggetto il carattere fortemente simbolico che si lega alla storia delle pietre preziose e dei gioielli. Sin dall'antichità- Assiro babilonesi ed Egiziani- si riteneva infatti che essi avessero un'origine divina e che fossero dotati di misteriosi quanto prodigiosi poteri magici. Alle pietre preziose si attribuiva la capacità di dispensare gioia, salute, fortuna e di fornire al contempo l'eleganza dell'ornamento. Si riteneva imprigionassero le misteriose forze della natura creando una straordinaria serie di riferimenti con l'astrologia, la magia, la mitologia, alchimia e persino la filosofia....Il mondo dell'arte costituisce un fondo di ricerca di spettacolare interesse, sia nell'esame dei dipinti a soggetto religioso che profano, e splendidi esempi di ritratti testimoniano, in un percorso storico che lega cultura rinascimentale e barocca, il ruolo simbolico e al contempo sociale delle pietre utilizzate per i gioielli o per eccelsi capolavori di oreficeria. Attraverso ritratti di personaggi dipinti da Raffaello, Bronzino, Lorenzo Lotto, Tiziano, Leonardo da Vinci, Caravaggio..e l'esame di testi inediti dal Nobil Collegio di S. Eligio, dell'Inventario tratto dagli archivi segreti dei Palazzi Apostolici di Benedetto XIV, si snoda un singolare percorso che lega questi preziosi accessori ad una specifica cultura del simbolo il cui valore oltre che rappresentativo è spesso talismanico poiché le pietre esaltano, con la loro forza misteriosa, valori di volta in volta diversi: sociali o religiosi, morali o apotropaici.