Negli ultimi dieci anni l'architettura sembrerebbe aver riscoperto l'ingegneria. Passato il periodo del post-modern in cui la struttura degli edifici era camuffata da rivestimenti di ogni sorta, oggi l'architettura sembra svestirsi, quasi a voler dimostrare (e rendere spettacolare) come è fatta.
D'altro canto la riscoperta plastica degli ultimi anni ha imposto una più serrata relazione tra architetti e ingegneri. Sulla scia del fenomeno di Santiago Calatrava sono sorte figure di ingegneri-architetti come Cecil Balmond, Sasaki, Guy Nordenson capaci di dare una spiccata veste 'ingegneristica' a cantieri sempre più complessi.
A ciò si aggiunge il sorgere di nuovi temi, come quello dell'ingegneria ambientale, che da un ambito specificatamente tecnico, è diventata dominio di molti altri saperi, non ultimo quello estetico.
Se c'è quindi un carattere capace oggi di tenere insieme le diverse espressioni dell'architettura contemporanea è proprio questo ritorno alla struttura e alle modalità con cui essa viene realizzata.
Il libro, attraverso 8 categorie tematiche, intende essere un resoconto di uno dei fenomeni più interessanti del costruire contemporaneo: un fenomeno evidente proprio nella messa a nudo dell'architettura.