Questo libro si propone due scopi: analizzare le novità che il XXI secolo sta introducendo nel mondo del progetto, nel passaggio dalla modernità forte e concentrata del Novecento a quella debole e diffusa, e insieme indagare se in questo passaggio vi sia la possibilità di immaginare un futuro per un'architettura non figurativa.
Un'architettura, cioè, che diventi una semiosfera urbana, superando i suoi limiti edificatori per trasformarli in energia produttrice di qualità immateriali che cambiano nel tempo.La condizione urbana oggi è costituita da servizi, reti informatiche, sistemi di prodotti, componentistica ambientale, micro-climi, informazioni commerciali e soprattutto strutture percettive che producono un sistema di tunnel sensoriali e intelligenti; che sono contenuti dall'architettura ma che non sono rappresentabili con i codici figurativi dell'architettura.Non è la prima volta che l'architettura cerca di andare 'oltre l'architettura' ma nel XXI secolo questa utopia sembra essersi in gran parte realizzata dentro alla città contemporanea.'Un lungo saggio che raccoglie un decennio di riflessioni e progetti provando a conciliare riflessione concettuale sull'architettura e la città contemporanea con una costante tensione alla visione per il futuro.Andrea Branzi con questo testo ci consegna un coraggioso atto di fiducia e ottimismo verso un'architettura capace ancora di ascoltare il cuore della città e insieme di dare risposte inedite per il futuro dell'abitare e del vivere insieme.