La mostra è dedicata alla presentazione di cinque importanti codici miniati provenienti dalla collezione Corsini e acquisiti dallo Stato il 10 marzo del 2000.
Si svilupperà in due sezioni che troveranno sede rispettivamente nella Biblioteca di Michelozzo e nella Sala Greca del Museo di San Marco e vedranno esposte complessivamente oltre cento opere tra manoscritti miniati e pergamene, dipinti su tavola, oreficerie e oggetti d'uso.
La prima sezione, curata da Magnolia Scudieri, Direttore del Museo di San Marco, è dedicata ai tre codici databili entro il quarto decennio del Quattrocento, strettamente legati alla cultura fiorentina precedente e contemporanea al Beato Angelico, per i quali è sembrato d'obbligo stabilire il riferimento più vasto possibile con l'ambiente culturale di cui sono espressione. Si tratta di un messale miniato, scritto nel 1419, e commissionato dai Machiavelli per la Pieve di San Pietro in Mercato a Montespertoli, sulla quale vantavano il patronato, e di due corali, eseguiti per il monastero di San Gaggio, fondato dagli stessi Corsini. Le decorazioni miniate di questi ultimi, un Antifonario ed un Innario, rappresentano le uniche opere documentate di Battista di Biagio Sanguigni, artista che, potremmo dire, si rivela il protagonista di questa mostra.
Nella seconda sezione, curata da Giovanna Rasario, Vicedirettore del Museo di San Marco, e ubicata nella Sala Greca, sarà esposto il Graduale in due volumi, commissionato dal cardinale Piero Corsini e realizzato ad Avignone da maestranze locali, negli anni in cui il prelato fiorentino vi stabilì la propria residenza tra il 1380 e il 1405.
La presentazione di questi due codici, che contengono settanta miniature, rappresenta una straordinaria occasione di confronto tra la cultura tardogotica d'oltralpe e la coeva cultura fiorentina.