Copre quasi tutto l'arco del seicento la vita di Domenico Gargiulo,detto Micco "spadaro" dal mestiere del padre, fabbricante d'armi. Allievo di Aniello Falcone, diventa ben presto un riferimento cruciale quanto a "scene di genere", paessggi e vedute in questa stagione contrubuisce ad "animare" di figure vivaci e caratteristiche le architetture fantastiche e le riprese urbane di Viviano Codazzi. La sua fama cresce con i due cicli di affreschi per la Certosa di San Martino, nel coro dei conversi e nell'appartamento del Priore. Pienamente consapevole e protagonista delle principali tendenze artistiche e culturali, si affferma, indine, quale illustratore e cronista della stroria napletana contempranea; si pensi a opere straordinaramnete evocative queali La rivolta di Masaniello, L'eruzione del Vesuvio del 1631, Piaza del Mercatllo durante la peste del 1656 e a tutto il ricco repertorio di dipinti che esalta l'indubbio valore artistico con un'attenzione al dettaglio e una vivedezza degni di un reportage moderno. I numerosi dipinti di piccolo formato che Micco Spadaro realiza nigli ultimi anni di attivita costituiscono, in questo senso, un corpus documentario imprescindibile sulla vita nel viceregno di Napoli durante la seconda meta del XVII secolo.publiarq.com