Curata da Giorgio Marconi, direttore della Fondazione Marconi ed esperto dell'opera di Mario Schifano, e seguito della precedente esposizione Schifano 1960-1964. Dal monocromo alla strada, Mario Schifano 1964-1970. Dal paesaggio alla TV riunisce un'importante selezione di opere della seconda metà degli anni Sessanta provenienti da importanti collezioni private e pubbliche, tra cui la GAM Galleria d'Arte Moderna di Torino e il CSAC -Università di Parma.
L'opera di Mario Schifano si colloca all'interno delle correnti artistiche legate a "una nuova oggettività" attenta come non mai alle impronte della città e allo spazio umano e in cui il rapporto con il mondo è mediato dai "mezzi di massa" (il film, il segnale, il fumetto, la pubblicità). Il pittore capisce prima di tanti altri che è compito dell'artista accettare criticamente questi nuovi strumenti, che saranno emblema della pop art made in USA, evitando che diventino il "fine" della propria espressione artistica.
Schifano opera per cicli tematici: dopo i quadri-schermo monocromi e le scritte pubblicitarie, i particolari di paesaggio da autostrade, le sequenze di gambe e braccia aperte, gli alberi con le scale cromatiche, ecco i Paesaggi anemici, la foto rivisitata del gruppo futurista di Futurismo rivisitato, Tuttestelle, Compagni, compagni, Paesaggi TV. In queste opere la pittura è schermata dalla plastica trasparente o a riquadri colorati.
Introdotto da una premessa di Giorgio Marconi, il volume che accompagna l'esposizione milanese riunisce un'ampia selezione di testi di studiosi e critici d'arte (Dario Micacchi, Duilio Morosini, Marco Valsecchi, Maurizio Fagiolo Dell'Arco, Leonardo Sinisgalli, Mario Schifano, Maurizio Calvesi, Aurelio Natali, Mario De Micheli, Tommaso Trini, Goffredo Fofi, Enzo Siciliano, Arturo Carlo Quintavalle, Vittorio Fagone, Alberto Moravia, Marco Meneguzzo, Alain Cueff, Giorgio Verzotti, Pier Luigi Tazzi, Furio Colombo, Achille Bonito Oliva, Angela Vettese, Marco Vallora, Alberto Boatto) riguardanti essenzialmente l'attività di Mario Schifano nella seconda metà degli anni Sessanta, dai paesaggi anemici alle serie dedicate ai futuristi, alle stelle, ai compagni, ai paesaggi e personaggi TV.
Chiudono il volume gli apparati bio-bibliografici a cura di Miriam Gagnor.
Milano, Fondazione Marconi 23 febbraio - 30 marzo 2006