Questa imponente mostra consta di oltre seicento opere provenienti da tutto il mondo e coinvolge tre spazi espositivi della Capitale. L'esposizione è dedicata alla civiltà artistica maturata a Roma prima dell'unificazione nazionale e rende ragione di un periodo di transizione, di compenetrazione tra l'antico e il moderno. Artisti quali Canova, Turner, Gericault, Corot, Hayez, Thorwaldsen lavorarono nella Roma di fine Ottocento, realizzando opere memorabili. Il periodo storico, fecondo e Una mostra spettacolare allestita in tre sedi prestigiose ricostruisce l'eclettico mondo delle arti della Roma ottocentesca preunitaria. Oltre settecento opere provenienti dai più prestigiosi musei del mondo ritornano nella città dove furono concepite o realizzate; assoluti capolavori, tra gli altri, di Canova e Thorvaldsen, Hayez e Ingres, Turner e Corot, Gericault e Ivanov. Dipinti, sculture, grandi cartoni, disegni, stampe, fotografie, mosaici, bronzi, selezionati dai maggiori studiosi dell'Ottocento italiano e straniero.
Alle Scuderie del Quirinale prende corpo la dimensione universale della Roma ottocentesca, in un percorso scandito da grandi capolavori della pittura, della scultura e delle arti applicate: dal Sogno di Ossian di Ingres alle due Veneri Italiche di Canova e di Thorvaldsen.
Alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna il tema è invece il ruolo di Roma come meta insostituibile per apprendere forme e tecniche della tradizione classica e cristiana, nonché il processo di formazione degli artisti di ogni nazionalità che fecero capo a Roma.