I grandi capolavori della maturità beethoveniana occupano lo sfondo della ricca corrispondenza del biennio 1823-24. Si moltiplicano gli sforzi del maestro per trarre dalla musica i mezzi per il sostentamento proprio e del nipote Karl. La Missa solemnis, la Nona Sinfonia, le variazioni su un Valzer di Diabelli, la prima serie di Bagatelle per pianoforte, la commissione dei tre Quartetti per il principe Galitzin: mentre Beethoven compone febbrilmente, si affaccia la presenza, talvolta fastidiosa e ingombrante, di Anton Schindler. Si conferma, anche per la datazione delle lettere, l'importanza dei celebri Quaderni di conversazione, specchio della vita quotidiana del grande compositore.
L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia intraprende con la pubblicazione dell'epistolario di Beethoven un'operazione editoriale di notevole rilievo. Dopo molti anni, durante i quali l'esigenza di una rinnovata e completa edizione italiana del carteggio del grande musicista si era fatta sempre più urgente, studiosi e appassionati possono finalmente consultare il testo beethoveniano curato e redatto con i più rigorosi criteri scientifici. La competenza di Luigi Della Croce ha poi saputo far approdare l'edizione tedesca, curata da Sieghard Brandenburg, verso un ricco e scorrevole testo italiano.
L'edizione comprende in tutto circa 2300 lettere (dal 1783 al 1827) distribuite in sei volumi, cui si aggiungono due volumi con il regesto, altri documenti e vari indici. Oltre alle lettere scritte da Beethoven o a lui indirizzate sono incluse anche lettere di terzi che riguardano il musicista (o i suoi lavori), minute e altri documenti. Una fonte unica e insostituibile per conoscere da vicino la vita e l'opera del grande compositore.