Venezia, Museo Fortuny, 17 dicembre 2005 - 2 luglio 2006
Le immagini panoramiche di Mariano Fortuny raccolte in questo volume ci offrono scorci di città, monumenti e paesaggi sottoposti alla deformazione implicita nel mezzo impiegato ma anche nella fisiologia. Tuttavia esse non documentano solo la presenza di un soggetto dietro lo sguardo, che domina razionalmente lo spazio fornendone una rappresentazione in cui il reale si riduce al percepito, ma sono immagini che richiedono la perdita del precedente contesto per essere viste; immagini che fisicamente disturbano l'osservatore per la difficoltà nel raggiungimento del loro punto di vista; immagini che si ribellano alle regole convenzionali del gusto e del linguaggio. E infine, immagini che ignorano le opinioni correnti circa la percezione e il giudizio e mettono in crisi il rapporto dell'osservatore con l'esperienza artistica, conducendo il lettore/osservatore ad assumere un ruolo inedito, una funzione attiva, in una parola, ad assumersi un' identità. Il volume da un lato propone e riprende l'ambiente e la temperie dell'Atelier Fortuny, dall'altro indaga gli esiti espressivi dello sguardo di Mariano su Venezia, nei suoi primi anni in città, all'inizio del Novecento, attraverso più di cento immagini fotografiche, tra cui sessanta straordinarie vedute panoramiche, affiancate a interni, a ritratti in cui il medesimo soggetto è dipinto e ripreso in fotografia, e poi abiti, tessuti, testimonianze e suggestioni di viaggio.