L'edificio ecclesiale, prima ancora di esprimere le aspirazioni artistiche degli architetti o le intenzioni autorappresentative dei committenti, è il luogo dove si svolgono e nel quale si rispecchiano le molteplici manifestazioni dell'uso liturgico. Questo libro, che raccoglie i contributi delle giornate di studio Lo spazio e il culto, organizzate dal Kunsthistorisches Institut in Florenz il 27 e 28 marzo 2003, concentra lo sguardo sull'uso dell'architettura sacra in Italia durante il Rinascimento. Per la prima volta, forma e uso della chiesa nel XV e XVI secolo vengono sottoposti a un esame congiunto in grado di cogliere tanto l'insieme dello spazio ecclesiale, quanto la complessità della sua evoluzione storica.Le relazioni tra architettura e uso saranno discusse sulla scorta degli elementi dell'arredo, nei qualisi materializzano i diversi momenti della liturgia: altari e tabernacoli, cori e tramezzi, cantorie e pulpiti.Verrà inoltre focalizzato il dibattito sull'uso della chiesa nella letteratuta ecclesiastica dell'epoca.
Tema del libro sono dunque le forme che danno visibilità ai fenomeni dell'uso e al loro svolgimento nello spazio della chiesa. Analizzando movimenti particolari della storia architettonica attraverso linee di sviluppo, gli autori mettono in evidenza la complessa interrelazione tra funzione e forma, tra esigenze liturgiche e loro organizzazione materiale. Si vuole così offrire un'opportunità per approfondire la conoscenza di un'architettura e di un'arte che recepiscono le istanze funzionali di committenti ecclesiastici e laici e che, a loro volta, incidono sulle manifestazioni del culto.Il Kunsthistorisches Institut in Florenz, fondato nel 1897, è nato come iniziativa privata di un gruppo di studiosi tedeschi appassionati all'arte italiana. Dal 2001 fa parte della Max-Planck-Gesellschaft organismo che riunisce istituti di ricerca dei più vari indirizzi scientifici. Le attività di ricerca del Kunsthistorisches Institut sono dedicate alla storia dell'arte italiana in tutte le sue manifestazioni, dalla tarda antichità fino all'età contemporanea.
Hanno contribuito a questo volume Sible de Blaauw (Radboud Universiteit Nijmegen), Francesco Caglioti (Università di Napoli Federico II), Martin Gaier (Universitat Basel), Andrea Guerra (Università IUAV di Venezia), Christoph Jobst (Christian- Albrechts-Universitat zu Kiel), Paola Modesti (Università IUAV di Venezia), Arnaldo Morelli (Università dell'Aquila), Riccardo Pacciani (Università di Firenze), Richards V. Schofield (Università IUAV di Venezia), Jorg Stabenow (Kunsthistoriches Institut in Florenz).