Il libro nasce da un lungo dialogo tra il curatore, Bernard Eisenschitz, e Naum Klejman, direttore del Museo del Cinema di Mosca. Eisenschitz analizza la storia del cinema sovietico articolando la sua ricerca in tre sezioni cronologiche (1926 -1936, 1936 - 1953, 1953 - 1968): ciascuna di esse presenta i ritratti dei maggiori personaggi e prende in esame le più importanti pellicole realizzate nel periodo.
L'ultima parte del volume affronta il problema della conservazione dei film, problema che, soprattutto dopo la dissoluzione dell'URSS, si è fatto particolarmente spinoso.