Il volume è dedicato alla Light Art, la corrente dell'arte contemporanea che utilizza la luce artificiale come strumento espressivo primario.
Nella prima sezione un ampio saggio introduttivo di Amnon Barzel evidenzia come uno studio praticamente ininterrotto sulle valenze cromatiche della luce abbia accompagnato la storia dell'arte dalla sua nascita fino agli sviluppi più recenti rievocando le esperienze determinanti di Caravaggio e de La Tour per la luce d'interni e degli Impressionisti per quella esterna per poi sottolineare come con l'invenzione della luce artificiale il rapporto luce-arte si sia arricchito di un nuovo e affascinante capitolo inaugurato dalle sperimentazioni compiute a partire dagli Anni Cinquanta da artisti come Fontana, Flavin, Merz e altri.
Seguono un testo di Paolo Targetti sul ruolo fondamentale che il rapporto tra arte e industria gioca nell'ambito dell'arte contemporanea e un'ampia intervista di Consuelo de Gara a James Turrell, l'artista statunitense unanimemente considerato il più grande maestro della Light Art.
La seconda sezione è invece dedicata Targetti Light Art Collection, una delle più prestigiose collezioni al mondo dedicate alla luce artificiale. L'immagine e la descrizione di ognuno dei lavori che la costituiscono sono affiancate da un testo critico retrospettivo dedicato agli artisti che le hanno realizzate.
Tra gli autori presentati ci sono artisti di grande fama come Olafur Eliasson, Gilberto Zorio, Anne et Patrick Poirier, Fabrizio Plessi e Hidetoshi Nagasawa e giovani talenti emergenti vincitori delle prima quattro edizioni del Premio Intenzionale Targetti Light Art.