Il recente rinnovato interesse per l'architetto rinascimentale Jacopo Barozzi da Vignola (1507-1573) suscita l'attenzione, oltre alla creatività, anche agli aspetti tecnici, "al mestiere e al cantiere" nei quali il Vignola eccelle ponendosi, proprio nella capacità di coniugare creatività e metodo, come figura di insospettata attualità. Alla luce della singolarità dell'architetto, che fu anche teorico e trattatista, i saggi sul restauro degli edifici barozziani e sulla loro analisi scientifica curati dalle istituzioni preposte alla loro tutela appaiono come complementi indispensabili a illustrarne, accanto agli studi con taglio storico-critico e alle ricerche di archivio, la complessa figura del Vignola.Sono prese in esame le problematiche conservative relative ad alcuni edifici situati in tre aree geografiche: l'Emilia (palazzo dei Banchi e palazzoBocchi a Bologna, palazzo Farnese a Piacenza), l'Umbria (edifici di Perugia, Assisi, Vignola, Norcia e sul lago Trasimeno), il Lazio (palazzo Farnese a Caprarola, Sant'Andrea a Roma).
Per una più ampia documentazione sul Vignola, si veda la monografia edita da Electa.publiarq.com