Firenze, Pisa, Parma la letteratura storico-artistica e la divulgazione turistica individuano nei battisteri medievali punti di eccellenza nella produzione architettonica dell'Italia comunale. Quali sono però - estendendo la dimensione temporale e approfondendo le prospettive critiche - le specificità dello spazio per il battesimo, primo sacramento dell'iniziazione cristiana? Quali vincoli e quali potenzialità espressive ha posto ai committenti, ai progettisti e agli artisti la mutevole liturgia battesimale? Quali problemi si pongono attualmente nella costruzione o nell'adattamento di un luogo per il battesimo?
Per la prima volta un progetto di conoscenza interdisciplinare propone la lettura del rapporto tra liturgia battesimale e architettura su un arco cronologico che spazia dalle esperienze dei primi cristiani fino alle sperimentazioni recenti, con particolare attenzione al territorio italiano. La ricerca si è avvalsa di contributi di discipline diverse: il percorso critico diacronico legato alla storia dell'architettura e dell'arte si è infatti intrecciato con riflessioni sincroniche sulla storia della liturgia e sulla teologia del sacramento, in una prospettiva tanto storica quanto propositiva per l'attuale cultura architettonica e pastorale.
La prima parte del volume presenta saggi tematici relativi alla storia del luogo del battesimo, con contributi afferenti all'archeologia, alla storia dell'architettura e alla liturgia: le premesse bibliche e patristiche (V. Gatti), il rapporto tra battistero e contesto urbano nei primi secoli del cristianesimo (P. Demeglio) e nel medioevo comunale (A. Longhi), la funzione sociale dello spazio per la liturgia battesimale tra medioevo ed età moderna (C. Tosco), la ricostruzione spaziale del rito grazie all'iconografia (G. Barracane), l'architettura dei battisteri rurali in età romanica (M. Frati), le soluzioni post-tridentine e barocche (C. Castiglioni) e quelle espresse dal Movimento Liturgico tra Otto e Novecento (C. Ostorero).
Nella seconda parte del volume si affrontano i nodi attuali legati all'uso e alla progettazione dei luoghi del battesimo dopo il Concilio Vaticano II: il rapporto tra cultura architettonica e spazio celebrativo (P.M. Sudano), il programma iconografico (F. Capanni), la struttura del rito postconciliare e le prospettive di nuove interpretazioni (S. Maggiani e L. Crociani), la normativa canonica e il magistero sulla costruzione e l'uso dei battisteri (L. Cervellin), l'esperienza della chiesa battista in una dimensione ecumenica (F. Scaramuccia).
Il progetto di ricerca è stato coordinato da Andrea Longhi, architetto e docente di discipline storiche presso il Politecnico di Torino, e si è avvalso di studiosi e docenti di atenei italiani e pontifici (Politecnico di Torino, Università di Firenze, del Piemonte Orientale, di Roma Sapienza, Tor Vergata, Marianum e Sant'Anselmo, Santa Giustina di Padova).