Il volume, attraverso gli scritti di aurorevoli studiosi di architettura, ricostruisce i mutamenti che dal punto di vista architettonico hanno interessato Italia e Francia in età napoleonica: l'egemonia politica esercitata dalla Francia di Bonaparte portò infatti al consolidarsi del dominio culturale francese in Italia, e a una rivendicazione più decisa del controllo pubblico sullo spazio urbano, concepito in modo unitario. L'opera ha un duplice profilo: da un lato getta lo sguardo sulla città, sulle pratiche costruttive, sulle tipologie architettoniche e sugli spazi pubblici, dall'altro mette a fuoco i rapporti tra la cultura architettonica e artistica italiana e francese nel periodo compreso tra la Rivoluzione francese e la Restaurazione, passando attraverso
l'esperienza della Repubblica Cisalpina e del Regno d'Italia. saggi di: Margherita Azzi Visentini, Martine Boiteux, Stefano Bosi, Francesco Ceccarelli, Gian Paolo Consoli, Blanche de la Taille, Alain Delaval, Elena Dellapiana, Fabrizio di Marco, Rossella Fabiani, Valeria Farinati, Luigi Gallo, Jean-Philippe Garric, Pascal Griener, Cecilia Hurley, Henry Lavagne, Jean- Michel Leniaud, Isabelle Levêque, Carlo Mambriani, Tommaso Manfredi, Fabio Mangone, Susanne Meyer, Odile Nouvel, Susanna Pasquali, Pierre Pinon, Daniel Rabreau, Pier Paolo Racioppi, Francesco Repishti, Marie Richard, Serenella Rolfi, Marc Saboya, Ilaria Sgarbozza, Letizia Tedeschi, Sergio Villari.