L'esposizione indaga attraverso 120 opere dei maggiori artisti italiani, dagli anni Cinquanta ad oggi, "la via italiana della natura morta". La "natura morta" ha infatti vissuto nel XX secolo una nuova stagione di interesse e di sviluppo ed è per questo che oggi se ne torna a parlare, trovandovi giustificazione artistica - prima ancora che estetica - in un clima culturale diversissimo, anche solo da quello di cinquant'anni fa. Parlando di "natura morta" non si può prescindere dall'opera di Giorgio Morandi, punto fermo da cui parte questa indagine, per approdare poi ad esiti anche molto diversificati e persino inattesi. Il cuore della mostra sarà costituito da 33 opere dell'artista bolognese, tutte scelte fra quelle degli anni Cinquanta e Sessanta per aprire la strada alle ricerche più recenti, da Filippo de Pisis ad Alberto Burri, Afro, Fausto Melotti, da Lucio Fontana a Jannis Kounellis, da Renato Guttuso a Mimmo Rotella, da Piero Manzoni, a Michelangelo Pistoletto a Claudio Parmiggiani, per arrivare a Piero Pizzi Cannella, Luca Pignatelli, Luca Caccioni, fino alle generazioni più giovani. In catalogo, tanti approfondimenti sul tema, con immagini delle opere esposte. Testo di Marilena Pasquali, introduzione di Vittorio Fagone.
Lucca, Fondazione Centro Studi Ragghianti, 16 novembre 2007 - 20 gennaio 2008.