Dalla prima Quadriennale del 1931, l'autrice ricostruisce le vicende artistiche del Novecento attraverso la storia della Quadriennale, raccontando le quattordici edizioni della mostra che hanno visto come protagonisti di retrospettive o di rassegne i maggiori artisti della storia dell'arte italiana, da Medardo Rosso ad Arturo Martini, da Boccioni a Scipione, da de Chirico a Morandi, da Carrà a Severini, da Manzù a Fazzini, da Mastroianni a Consagra, da Burri a Fontana, da Dorazio a Vedova, da Manzoni a Cucchi e De Maria, fino agli esponenti delle ultime generazioni, come Stefano Arienti, Studio Azzurro, Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan. Allo stesso modo, nel libro vengono presentate le tendenze critiche e i movimenti artistici che hanno segnato la storia dell'arte italiana dell'ultimo secolo: il Futurismo, la Metafisica, la linea di Novecento, Valori Plastici, l'Astrattismo, l'Informale, l'Arte Povera, la Transavanguardia, l'Anacronismo, fino alle sperimentazioni della Video e Computer Art. L'autrice rievoca i protagonisti di questa storia avvalendosi del ricchissimo materiale iconografico e della straordinaria serie di rassegne-stampa possedute dall'Archivio storico della Quadriennale, facendo emergere, attraverso una documentazione in gran parte inedita, le inclinazioni e i gusti della critica, le scelte del collezionismo, la produzione artistica e la politica culturale italiana del Novecento.