A conclusione delle celebrazioni dechirichiane del 2008-2009 e in corrispondenza del centenario della Metafisica, 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE dedica al grande maestro italiano un prezioso catalogo che accompagna un'importante mostra romana curata da Achille Bonito Oliva.
Concepito come occasione di un nuovo slancio critico ed ermeneutico, il volume - così come la mostra che accompagna - è costruito su una base tematica e intende mettere a fuoco il rapporto dell'arte di De Chirico con la categoria fisica e filosofica del naturale; un rapporto che - pur risolto in modi di volta in volta diversi e originali - sottende l'intera vicenda creativa del maestro, dagli esordi simbolisti fino alle regressioni neometafisiche degli ultimi anni. Nell'arte di De Chirico l'iconografia del naturale trascende se stessa, perennemente investita da interferenze concettuali che ne trasformano le valenze realistiche in direzione di uno straniamento psicologico, misterioso e surreale, strettamente riconducibile all'etimo stesso di Metafisica (meta = oltre, physiká = ciò che è naturale). Che sia ricondotta a un'armonia primigenia (come nei paesaggi mitologici) o esaltata come apparizione poetica (nelle celebri "vite silenti"), trasfigurata nell'allucinazione urbana delle Piazze d'Italia o rinnegata nelle algide geometrie plastiche dei manichini e degli automi, l'Idea di Nature rimane per l'artista un riferimento poetico costante, anche quando problematico, paradossale o, appunto, silente.
In De Chirico, lo sguardo sul naturale non approda mai a soluzioni naturalistiche ma genera piuttosto un'incessante attitudine interrogativa. La Natura, intesa come Cosmos ordinato o come Caos, chiede infatti che le si risponda, che il pittore suggerisca - attraverso l'evocazione poetica - una possibile soluzione all'enigma del suo apparire; ed è questo, in fondo, l'inesausto compito che Giorgio De Chirico si assume per tutti i lunghi anni della sua storia d'artista.
Achille Bonito Oliva Nasce a Caggiano (Salerno) nel 1939. Compie studi classici per poi laurearsi in giurisprudenza nel 1961. Successivamente si iscrive alla Facoltà di lettere e partecipa alla riunione di Fano del Gruppo 63 con il suo primo libro di poesia Made in mater, del 1967. Dal 1968 vive a Roma, dove ha iniziato la sua avventura di critico d'arte e insegna storia dell'arte contemporanea alla facoltà di architettura dell'Università "La Sapienza". Ha curato mostre in Italia e all'estero, tra le quali "Vitalita' del negativo nell'arte italiana" (1970), "La delicata scacchiera, Marcel Duchamp 1902-1968" (1973), "Contemporanea - arte(1973), "Aperto '80" (1980), "Avanguardia transavanguardia 68-77" (1982), "XIII Biennale di Parigi" (1985), "Biennale di Dakar" (1998). E' stato inoltre, tra gli altri incarichi, curatore generale della XLV edizione della Biennale di Venezia (1993).