La Bellezza del Sacro è allestita secondo un percorso espositivo che si snoda su cinque sedi: la Basilica Inferiore di San Francesco, la Pieve di Santa Maria, la Cattedrale, la Loggia di San Donato e il Museo statale d'Arte medievale e moderna. La mostra è frutto di trent'anni di studi e restauri condotti dalla Soprintendenza aretina e presenta ventitré sculture policrome di epoca medievale che testimoniano la grande tradizione della scultura policroma in territorio aretino. Una produzione, per la maggior parte andata perduta, ma che secondo le fonti, fra cui lo stesso Vasari, doveva essere di vaste proporzioni e di altissima qualità, come dimostrano le opere esposte. I restauri delle opere in mostra, complessi e delicati, hanno rivelato in molti casi un'inattesa policromia, dai colori intensi e vivacissimi, che caratterizzava le sculture sacre di epoca medievale, sia quelle in legno, in pietra, in stucco o marmo.