20 capolavori dei grandi artisti italiani, dal Futurismo alla Metafisica, dal Primitivismo al Novecento, documentano le vicende dell'arte italiana della prima metà del secolo scorso, nel catalogo della grande esposizione parigina.
Presi nel vortice della Storia, gli artisti italiani della prima metà del XX secolo sono entrati nella modernità come avventurieri del futuro, pervasi da un'immensa ambizione per l'arte, intrisi della sua importanza vitale nell'ambito di questo mondo nascente.
Nella giovane Italia, che iniziava appena a emergere, politicamente e storicamente, si sono trovati di fronte agli sconvolgimenti sociali, all'accelerazione del progresso tecnico, alla novità coinvolgente dei paesaggi urbani che sorgevano intorno a loro e alle potenti correnti che percorrevano l'inizio del secolo in tutti i campi della vita intellettuale e artistica.
Ciascuno a modo suo, si sono impegnati in queste controversie, hanno preso posizione, facendosi cantori del progresso come i futuristi Balla, Boccioni, o ancora Carrà che infine caldeggiò un ritorno all'arte classica per scongiurare l'ansia che accompagnava questi mutamenti. Hanno messo alla prova le nuove forme artistiche che si vedevano sbocciare in Francia e in tutta Europa. Si sono interrogati senza fine sull'enigma del mondo come de Chirico, o ancora si sono ritirati in un'austera solitudine spirituale come Morandi. Le ricerche dei più giovani di loro, come Fontana o Burri, ci hanno accompagnato fino al nostro tempo, e hanno aperto le porte alle correnti contemporanee.
Dopo l'introduzione generale di Gabriella Belli, che offre un panorama di questi movimenti così vari e così impetuosi, il catalogo presenta le riproduzioni e i commenti di centoventi opere spesso ancora poco conosciute in Francia, e si conclude con le biografie dettagliate e illustrate di queste personalità artistiche di portata universale.