Il movimento futurista, nato nel 1909 in un contesto letterario, si estese presto anche all'ambito artistico: già nel febbraio e nell'aprile 1910, infatti, vennero pubblicati il Manifesto e il successivo Manifesto tecnico dei pittori futuristi, firmati da Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gino Severini e Giacomo Balla. Contro il tradizionalismo borghese i futuristi proposero un'arte rivoluzionaria e vitalista, figlia del progresso e ispirata al mito della velocità, della città e dell'industria.
Il libro presenta più di centoventi opere futuriste appartenenti alle collezioni civiche milanesi: si tratta di dipinti, sculture e disegni realizzati dai maggiori maestri dell'avanguardia italiana, da Umberto Boccioni a Carlo Carrà, Luigi Russolo e Fortunato Depero, da Gino Severini a Giacomo Balla, Achille Funi e Mario Sironi. Accanto alle opere d'arte compaiono alcuni disegni che offrono ai lettori un'anticipazione di quello che sarà il futuro Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Milano, destinato a raccogliere nei prossimi anni le ricche collezioni d'arte contemporanea appartenenti alla città.publiarq.com