Il catalogo e la raccolta di saggio realizzati in occasione dell'importante mostra organizzata nella capitale e dedicata agli artisti del Quattrocento e al loro rapporto con la città di Roma, svolgono l'arduo compito di ricostruire la giusta prospettiva storica e culturale, nella consapevolezza di restituire corretto peso e ragionevole considerazione, a un periodo che, sebbene distante dagli splendori del Cinquecento dei Raffaello e dei Michelangelo, ha offerto alla nuova temperie artistica l'opportunità di una vetrina unica al mondo, e le ha consentito di arricchirsi con i canoni estetici della religiosità e della sacralità propri della città sede del papato, cuore della cristianità, gettando così le basi per la nuova nascita dell'Urbe come vera e riconosciuta capitale dello Stato della Chiesa.
Di grande rilievo la ricognizione sull'aspetto urbanistico di Roma nel Quattrocento, con le sue mura, case, edifici, ponti e acquedotti. Meta indiscussa del Rinascimento, Roma permetteva agli artisti dell'epoca di osservare e studiare i tesori dell'antichità, semplicemente passeggiando per le sue strade. La città non è solo il luogo dove studiare l'antico, ma anche la più importante città del Cristianesimo occidentale, laddove la cultura e vita artistica passano attraverso la figura di un sovrano singolare, quella del pontefice. Indispensabile dunque la presenza di ritratti dei pontefici e delle imprese che si sono avvicendati fino alla fine del XV secolo.
I pittori che hanno partecipato alla rinascita della Roma artistica, dopo il disgelo avignonese, sono Masolino, Masaccio, Donatello e Giovanni Dalmata, oltre all'importante presenza di Piero della Francesca, chiamato in città da Niccolò V, il quale incaricherà Beato Angelico e Benozzo Gozzoli della realizzazione della Cappella Niccolina in Vaticano. Tra gli artisti influenzati dalla lezione di Piero troviamo inoltre Antoniazzo Romano e Melozzo da Forlì.
Importante anche il ruolo degli scultori, come Pollaiolo che realizza la Tomba di Sisto IV e Michelangelo con la Pietà e infine gli artisti dell'ultimo periodo del XV secolo quali Filippino Lippi con la Cappella Carafa e Andrea Mantenga e Pintoricchio.