La figura di Gastone Novelli, uno dei grandi protagonisti delle avanguardie degli anni cinquanta e sessanta, precursore dei linguaggi artistici delle nuove generazioni, protagonista della nuova mostra della Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano."Fare quadri", dice Novelli "è agire all'interno di un linguaggio, è ricerca di un universo possibile, e soprattutto non è un'azione divulgativa; è politica perché è rifiuto del preesistente, o scelta, ma comunque ridiscussione. Le idee nuove uccidono il comodo, l'abituale passato, ma ogni freno imposto a ciò che è nuovo, che è ricerca, è anche un gesto antirivoluzionario, serve a limitare le possibilità future di conoscenza".Pubblicato in occasione della mostra milanese realizzata in collaborazione con l'Archivio Novelli, il volume rappresenta la più completa e aggiornata monografia dedicata all'artista; curato da Flaminio Gualdoni, direttore artistico della Fondazione Arnaldo Pomodoro, e Walter Guadagnini, presenta oltre 230 opere, alcune delle quali inedite, con l'intento di dar conto della straordinaria personalità di Novelli e di riconoscere il suo innovativo apporto nella ricerca artistica e nel dibattito culturale. Presentando oltre alle tele, ai disegni e alla scultura, i testi, gli appunti, i diversi interventi nell'arte e nella scrittura di Novelli, la monografia vuole mostrare il suo percorso creativo e ricordare la sua figura di grande carica poetica e dimensione morale. Come ricorda Arnaldo Pomodoro "in quello che è probabilmente l'ultimo scritto teorico di Novelli, datato agosto 1968 con titolo provvisorio Permettere all'uomo di esprimersi e pubblicato postumo, l'artista dice: "Dipingere è anche esprimere per segni ciò che non si può, o non si sa, esprimere con le azioni. Questa può essere una ragione per continuare, anche se i magazzini del mondo sono già pieni di cose da guardare. Di fronte ai fatti nuovi dell'arte le persone si bendano gli occhi, temendo che il loro mondo, fatto di confortevoli e edificanti idee sulla bellezza, possa andare in pezzi. Questa è un'altra ragione per continuare, perché così si raggiunge un primo risultato, una prima funzione, se vogliamo, dell'arte come ricerca 'rivoluzionaria'. E ancora: più universi linguistici, o segnici, verranno sperimentati e portati alla comunicazione, più largo sarà il campo delle possibili conoscenze offerto ai fruitori".Il volume include i contributi critici di Arnaldo Pomodoro (Gastone Novelli), Flaminio Gualdoni (Novelli), Walter Guadagnini (Gastone Novelli. Neodada e dintorni), Giorgio Maffei (Novelli e il libro), Brigitte Ferrato-Combe (Simon e Novelli: l'immagine della lettera), il catalogo delle opere, una nota biografica dell'artista (di Maria Bonmassar) e un'antologia di scritti di Gastone Novelli. Fondazione Arnaldo Pomodoro 9 marzo - 10 maggio 2006