Frida Kahlo e Diego Rivera si videro per la prima volta nel 1922 sotto i ponteggi della Scuola nazionale preparatoria. Lui era il pittore più famoso del Messico rivoluzionario, chiamato a dipingere un murale nell'anfiteatro dell'istituto, lei una ragazzina irriverente. Sette anni dopo, Frida Kahlo e Diego Rivera erano moglie e marito. Fu l'inizio di un amore lungo e tormentato, costellato di tradimenti e colpi di scena (anche di pistola), destinato a entrare nella leggenda.
Attraverso 120 opere realizzate dai due illustri amanti messicani, il volume racconta il legame arte-vita di questa coppia yin e yang: l'opera di Frida Kahlo, da sola, sembra essere incompleta senza la spalla che Diego Rivera offre alla sua fragilità. Di Frida vengono presentati dipinti (e in particolare i suoi autoritratti) come Autoritratto come Tehuana (o Diego nei miei pensieri), Autoritratto con vestito di velluto, o ancora Autoritratto dentro un girasole che dipinge pochi giorni prima di morire, ma anche disegni e il celebre corsetto di gesso sul quale Frida dipinse la falce e il martello comunista sopra il feto del proprio doloroso aborto. Di Diego spiccano i dipinti ad olio, in particolare i grandi ritratti nei quali eccelleva (Ritratto di Adolfo Best Maugard, Ritratto di Natasha Gelman e Ritratto di Lupe Marin), ma anche il taccuino del viaggio in Italia, il ritratto di Frida nuda e la ricostruzione di uno dei grandi murales.