Attraverso le opere più significative del pittore, l'esposizione ricostruisce la sua eclettica carriera che lo portò nei centri artistici più importanti d'Italia (Roma, Venezia, Padova, Mantova, Pesaro e Urbino) e lo mise in contatto con insigni artisti e con prestigiosi committenti (Francesco Maria Della Rovere, Fra Sabba da Castiglione e i veneziani Grimani). Queste esperienze consentirono all'artista forlivese, lodato anche da Giorgio Vasari, di godere di grande fama presso i contemporanei, purtroppo oscurata a partire dal XIX secolo a causa della sfortunata perdita di importanti suoi lavori. La mostra di Forlì offre l'opportunità di ammirare opere inedite del maestro e capolavori recentemente restaurati come il Trittico di Urbino prestato dalla Pinacoteca di Brera e per la prima volta esposto nell'assetto originale