Il catalogo ripercorre la storia della maiolica italiana del rinascimento, presentando 102 opere provenienti dal Petit Palais, in un itinerario che vede protagonista il collezionismo francese della fine dell'Ottocento e dei primi del Novecento. Seguendo il profilo dei "diversi luoghi " della maiolica italiana, scopriamo come i centri marchigiani assumessero un ruolo centrale nel Cinquecento, specialmente Urbino, grazie al genere "istoriato". E proprio questo genere apre la sequenza delle tematiche, con opere che mostrano un affascinente intreccio figurativo che attinge dapprima alle bozze di Raffaele, cioè alle stampe raffaellesche, e poi via via, attraverso il Manierismo, arriva fino alle carte dei Fiamminghi. Seguono le cosiddette "belle donne", con ritratti idealizzati di donne celebri e di donne sconosciute, a ornamento del vasellame d'amore che veniva commissionato come omaggio alle spose. Si passa quindi al tema delle decorazioni, cioè alle diverse pitture, attinte dall'ìantichità classica, e a quello delle forme, chje nel Cinquecento trae ispirazione dai metalli preziosi e dai vasellami all'antica, per concludersi con i vasellami d'apparato, fastosi esempi che portavano le armi delle più prestigiose famiglie.