Fino alla scoperta dell'indistruttibile plastica, la storia dell'umanità è stata scritta su un materiale povero, composto dai quattro elementi fondamentali, terra, acqua, fuoco, e aria: la terracotta. È questo il fossile guida di tutte le campagne di scavo, il frammento capace di rivelare informazioni sulla vita, sulle abitudini e sulla cultura di chi aveva creato e usato quell'oggetto. Il volume nasce proprio con l'intento di spiegare l'evoluzione dell'arte degli 'stovigliai' calatini tra il Cinquecento e l'Ottocento, avvalendosi di testi e immagini fotografiche inedite riguardanti i pezzi di ceramica d'uso comune conservati al Museo Regionale della Ceramica di
Caltagirone. Ciotole, boccali, contenitori di profumi, di belletti, di piante e fiori, colini, mestoli, lucerne e posate, accuratamente riprodotti e schedati, sono preceduti da brevi capitoli che riassumono la situazione dell'arte ceramica in Italia e a Caltagirone nel secolo preso in esame. Ogni reperto è accompagnato da un testo d'ambiente in dialetto, che rappresenta il tentativo di far rivivere l'atmosfera della putìa,
della bottega, al momento della creazione del pezzo.