Dalla seconda metà del Cinquecento, i Savoia modellano la vita della corte torinese ispirandosi alle grandi dinastie europee, in particolare di Spagna e Francia.
Tra gli svaghi e le mode importate, un ruolo prestigioso è rappresentato dalle grandi feste di corte, momento di divertimento ma anche metafora politica e strumento di propaganda, perché è attraverso la messa in scena di questi eventi che il sovrano presenta un'immagine poetica, coerente e ufficiale della propria autorità. La preparazione delle feste costituisce inoltre una potente macchina economica e organizzativa, che coinvolge artisti, letterati, musicisti, ingegneri, tecnici e artigiani.
Le occasioni dei festeggiamenti nascono dal calendario civile e religioso, dalle ricorrenze familiari della dinastia sabauda - le cui protagoniste sono, senza dubbio, Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours -, dai momenti celebrativi ma anche dalla successione delle stagioni, con corse in slitta sulla neve e spettacoli sul fiume e nei giardini delle ville. La mostra, accompagnata da questo catalogo, nasce dallo studio delle collezioni di Palazzo Madama, in particolare dei fondi grafici e delle raccolte di tessili, cui sono affiancati oggetti di musei, biblioteche e archivi italiani e stranieri, capaci di rievocare la ricchezza e la sontuosità di un fenomeno straordinario, celebrato con apparati tanto imponenti quanto effimeri.
Il volume, introdotto da ampi saggi critici che indagano ogni aspetto che concerne le feste barocche - dai generi di cerimonie e spettacoli alla loro evoluzione nel tempo, dai luoghi alle maestranze coinvolte fino alla musica -, è corredato in appendice da un repertorio delle fonti a stampa relative alle feste piemontesi tra Cinquecento e primo Settecento.