Una monografia dedicata al villaggio turistico di Corte di Cadore, progettato da Edoardo Gellner e prezioso esempio di connubio tra architettura e natura.Il 18 agosto 1958 venne inaugurato ufficialmente il primo stralcio di un villaggio di vacanza per circa seimila abitanti su un'area di duecento ettari: un'esperienza unica per dimensione e rara per atteggiamento progettuale. Un'architettura per il turismo destinata a rimanere isolata nel panorama nazionale, pur imponendosi rapidamente all'attenzione della critica anche internazionale, prevalentemente nordica, sensibile alle problematiche paesistiche ed in particolare del costruire in montagna.Il Villaggio Turistico 'Corte di Cadore' è stato progettato da Edoardo Gellner a pochi chilometri da Cortina d'Ampezzo, in uno scenario dolomitico dirarasuggestione. 'Quando negli anni Cinquanta ho progettato il Villaggio di Corte di Cadore ero preoccupato soprattutto della percezione ottica di questo grande complesso edilizio rispetto al paesaggio. Si trattava di creare un ambiente completamente nuovo legando centinaia di casette sparse agli alberghi, alla colonia, alla chiesa: le architetture, nella loro semplicità, dovevano contrastare l'aridità dell'ambiente. Era senza dubbio un'esperienza pionieristica, poiché allora i concetti di paesaggio e di intervento a scala paesaggistica in Italia non erano ancora diffusi. Il bosco che si è sviluppato nel frattempo ha inghiottito interamente il Villaggio, rendendo quasi vano il mio iniziale tentativo di creare un legame visuale tra architettura e ambiente naturale.' (E. Gellner).