Tra il 1518 e il 1519 Antonio Allegri detto il Correggio affrescò a Parma, all'interno del monastero benedettino femminile di San Paolo, una stanza dell'appartamento della badessa Giovanna da Piacenza. L'affresco si rivelò imme-diatamente di concezione innovativa, di tematica unitaria e di straordinaria felicità figurativa, grazie al mescolarsi di ele-menti naturalistici, mitologici e concettuali.
La Camera, destinata alla clausura e ignorata per oltre due secoli, fu riscoperta e valorizzata soltanto alla fine del Settecento.
Con questo settimo Quaderno, corredato da un ampio apparato iconografico e critico, la Fondazione "Il Correggio" porta nuovamente all'attenzione del pubblico la celebre camera, accogliendo l'innovativa interpretazione che ne dà Michele Frazzi.
Oggetto dello studio è in particolare la cultura alchemica diffusa nel clima neoplatonico parmense del Cinquecento, che il pittore ha saputo trasferire nella sua opera, creando una complessa raffigurazione i cui molteplici significati sono, finalmente, svelati.