Carlo Scarpa collabora con La Biennale di Venezia per più di trent'anni. Seguendo il filo di questa esperienza, si svela la fitta trama di relazioni che lega uno dei protagonisti dell'architettura del Novecento al milieu culturale veneziano, animato da artisti, studiosi, collezionisti come Carlo Carrà, Bruno Zevi, Peggy Guggenheim. Il contatto giornaliero con queste personalità stimola Scarpa a compiere una estesa riflessione sulle arti figurative: l'opera di Klee, Kandinskij, Mondrian, la ricerca di Matrice De Stijl e molte altre. Proprio il rapporto con le arti - fondamentale nella maturazione del linguaggio architettonico scarpiano - trova una chiave di lettura nella ricostruzione del suo lavoro alla Biennale. Ugualmente importante si rivela il ruolo dell'istituzione nel propriziare l'incontro con alcuni maestri che più ammira - Hoffmann, Neutra, Alvar Aalto, Kahn - la ricerca dei quali lascia un segno riconoscibile nei suoi percorsi progettuali. Così anche per l'opera di Wright, come dimostrano le strutture scarpiane realizzate per l'ente: il padiglione del Libro (1950), l'ingresso con biglietteria (1952), il padiglione del Venezuela (1953-56). Attraverso queste esperienze, Scarpa può acquisire fonti figurative e architettoniche che gli consentono di avviare il processo progettuale e definirne le linee fondanti. Da questo punto di vista, la collaborazione con la Biennale di Venezia gli offre l'opportunità straordinaria di trovare nuovi motivi di ricerca, rivelandosi imprescindibile nella lettura della sua opera architettonica e di allestitore.
Orietta Lanzarini ha conseguito il titolo di dottore di ricerca (2002) presso lo Iuav di Venezia. Ha compiuto numerosi studi sul disegno di architettura nel Cinquecento. In occasione della mostra Carlo Scarpa. Mostre e musei - Case e paesaggi (Verona, Vicenza 2000) ha lavorato sull'opera di Scarpa negli anni settanta. Per l'VIII Biennale di Architettura ha collaborato alla mostra I disegni di Carlo Scarpa per la Biennale di Venezia. Architetture e progetti (1948-1968). Attualmente svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Storia dell'Architettura dello Iuav e il Clast - Facoltà Design e Arti di Venezia.