Gli architetti e gli artisti in genere hanno spesso subito il fascino e l'influsso delle leggi matematiche e geometriche che sottostanno alla complessità della natura. In particolare la geometria frattale, considerata oggi un valido strumento di analisi e comprensione delle forme naturali e della conformazione territoriale, è stata consapevolmente utilizzata nell'opera di alcuni architetti contemporanei di fama mondiale (ad es. Frank O. Gehry, Daniel Libeskind, Zahad Hadid, Paolo Portoghesi).
Questo libro si propone di fare un'introduzione alla geometria frattale e al concetto di caos e complessità, descrivendo le loro applicazioni in campo artistico, architettonico e urbanistico (dai capitelli egizi, alla Neuer Zollhof di Frank O. Gehry, agli insediamenti urbani complessi). Viene quindi spiegata la teoria dell'autosomiglianza, proprietà della geometria frattale di ripetere sempre più in piccolo la sua forma, nella sua valenza estetica e nelle sue applicazioni da parte delle culture più diverse, dai templi Indù alle cattedrali gotiche, fino a giungere ai progetti di Frank L. Wright. La dimensione frattale e i sistemi di funzioni iterate sono illustrati come potenziali strumenti di lettura di opere artistiche (ad esempio quelle di Marcel Duchamp, Salvador Dalì e di Jackson Pollock) e architettoniche (ad esempio nel progetto di un grattacielo, mai realizzato, di Antoni Gaudì o nella ricostruzione del territorio mediante algoritmi frattali). Gli L-sistemi e le crescite frattali per aggregazione e diffusione (DLA), infine, sono esposti come metodi di descrizione dei fenomeni naturali con valenze anche nel campo dell'analisi delle crescite urbane (ad esempio con gli studi di Micheal Batty).
Scritto in modo semplice e immediato, questo volume si rivolge agli architetti che aspirano a conciliare la dimensione poetico/creativa con quella geometrico/matematica, ai matematici che guardano con occhi "interessati" alle forme d'arte e d'architettura, e a tutti coloro che cercano la ragione della bellezza o sono affascinati dalla bellezza della ragione.